Presso il Casale delle Rose di Caltagirone
si è tenuto l'annuale
Meeting
della Federazione Siciliana Tiro Sportivo, appuntamento molto atteso
in quanto rappresenta il classico giro di boa della FSTS verso il
proprio futuro.
I lavori sono stati aperti dal
presidente
della Federazione
Salvo Petta che, ringraziati
per la presenza gli intervenuti e letti alcuni messaggi di saluto, ha
reso omaggio alle associazioni sportive, ai tecnici, ai
collaboratori, ed agli sponsor (citando in particolare le armerie
Full Metal Jacket di Caltagirone e Giovanni
Mangione di Vittoria,
The Circle's Restaurant & Bar di Malta, l'artista
Salvador Drago di Caltagirone ed il Bar-pasticceria
Renda di Caltagirone) che hanno reso possibile lo svolgimento del
Campionato
Mediterraneo 2015.
Il presidente Salvo Petta ha poi
proseguito con la relazione conclusiva delle attività svolte
dalla FSTS tracciando le varie fasi che hanno portato in
questi 6 anni all'importante sviluppo dello Sport del Tiro a Segno
in Sicilia sia nel settore delle armi di grosso calibro sia
favorendo il "ritorno di fiamma" nei confronti del tiro con carabine
in calibro 22 LR.
In particolare ha voluto sottolineare che la FSTS si è posta da
subito l'esclusivo obiettivo di favorire la nascita, lo sviluppo o o
la ripresa delle strutture di tiro, spesso
inesistenti o, ove c'erano, abbandonate a se stesse, in modo da dare
agli atleti la possibilità di
migliorasi e mettersi sullo stesso piano dei campioni
di altre regioni d'Italia.
Così in pochi anni sono nati e cresciuti con
noi alcuni campi, come Pedalino, Siracusa, Enna,
mentre altri hanno ricevuto da parte
nostra il necessario sostegno per porsi quali realtà
di riferimento nel proprio territorio (Sigonella, San
Demetrio, Cavafuoco, ecc.).
Sempre grazie alla FSTS sono iniziate le attività di
confronto e scambio con organizzazioni di
rileanza sovraregionale, quali BR-Italia e
Long Range Italia,
e momenti di grande aggregazione con prestigiose
realtà commerciali internazionali, quali Swarowski, Beretta,
Sako/Tikka, e atleti di levatura mondiale come
Giulio Arrigucci e Gualberto
Mirabile, ciascuno poi
resosi disponibile a
proseguire le proprie attività in Sicilia.
E sempre grazie a noi, gli echi delle nostre attività hanno avuto
riscontri importanti nelle pagine e nei siti internet delle più
prestigiose testate nazionali di settore.
E tutto questo la Federazione lo ha fatto
senza mai chiedere nulla in cambio, completamente
gratis.
L'avere ridato "ossigeno" ai
campi di tiro e, ovviamente, anche alle attività commerciali
collegate, grazie all'apporto economico anche indiretto originato
dalle attività da noi promosse, ha portato sui tiratori siciliani lo
sguardo di grosse aziende che hanno quindi iniziato ad investire sui
nostri atleti, promuovendo e favorendo la loro partecipazione ai
tornei con armi specificatamente immaginate per essi, così
esaltandone le doti personali.
Con nostra grande soddisfazione abbiamo riscontrato un
ulteriore successo nel vedere fiorire organizzazioni
di gare o piccoli tornei
che, nati al di fuori della Federazione, hanno attinto a piene mani
ai suoi insegnamenti, adottando (finalmente) regolamenti coerenti,
istruendo giudici di campo e promuovendo le attività così come prima
nessuno era stato capace di fare.
Nel concludere Salvo Petta ha definitivamente sottolineato la
soddisfazione generale Federazione siamo pienamente
soddisfatti: abbiamo fatto bene il nostro compito al punto che i
nostri regolamenti, i nostri bersagli, le nostre esperienze sono le
più copiate d'Italia.
E per il futuro?
Esaurita in modo brillante la parte basilare del compito che
ci eravamo assunti, come FSTS ci stiamo organizzando per colmare
altre gravi lacune rimaste fortemente presenti nel mondo del tiro
siciliano: innanzitutto ci occuperemo della
formazione dei tiratori. Ci ha sempre rammaricato il
fatto che che le associazioni non ci abbiano mai
posto la questione della formazione
degli atleti e dei tecnici e dell'aggiornamento
professionale degli addetti ai lavori, sintomo questo di un modo
tutt'ora un po' superficiale di accostamento alle discipline
praticate, io ho contezza di quanto sarebbero necessari in
relazione alle diverse discipline praticate. Diviene
quindi essenziale per la FSTS occuparsi della questione promuovendo
attività di crescita culturale e tecnica organizzando degli eventi
che mantengano la forma della manifestazione sportiva, da svolgere
esclusivamente presso le strutture a noi
affiliate e con la collaborazione
speciale di ditte, tiratori o organizzazioni
esterne. Tali attività, che ai fini del
divertimento, saranno interconnesse tra loro
all'interno di un fil rouge chiamato "Campionato
Mediterraneo 2016" che
segnerà la coesistenza di regole classiche applicate
però ad eventi nuovi,
stavolta sotto l'egida completa della
federazione.
Ovviamente viene confermata la massima apertura
verso l'esterno per cui chiunque, atleti, strutture sportive,
associazioni, sponsor, potranno chiedere il sostegno
della FSTS per le attività che vorranno
organizzare, alle quali sarà
data la opportuna rilevanza esterna, sempre
gratuitamente, alla sola condizione del
rispetto dei codici e dei regolamenti federali.
Infine il sentito ringraziamento ad ogni
singolo tiratore che ha, divertendosi, contribuito alla raccolta
fondi per la ricerca oncologica promossa dalla FSTS,
che nel Campionato 2015 è stata pari a euro
945,00 (somma che sarà integrata dalle prossime
attività e che farà parte del Premio FSTS per la Ricerca Oncologica
2016).
La seconda parte del Meeting è stata dedicata alla
relazione del Prof. Ranieri De Maria,
vice presidente con delega ai rapporti esterni della FSTS, il quale,
impossibilitato alla presenza per sopraggiunti motivi di salute, è
intervenuto collegandosi da Roma in videoconferenza e trattando
l'attesissimo tema
"Le nuove imminenti norme restrittive
sui campi di tiro privati. Tanti chiuderanno:
vediamo quali".
Ovviamente, trattandosi di un Regolamento in corso
di approvazione, De Maria ha spiegato le basi normative comunitarie
che hanno condotto alla Legge 2014/2010 ed alla modifica ed
integrazione dell'art.57 del TULPS, e quindi alla necessità
dell'adozione di un Regolamento, la cui bozza, frutto delle proposte
provenienti dalle Associazioni di Settore, dall'UITS e dall'apposita
Commissione del Mininterno, sta per essere ufficializzata dal
Ministero.
Cosa cambia in particolare?
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